TESTIMONIANZE
La mia testimonianza
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Io ho attualmente (Marzo 2019) 59 anni e, circa 9 anni fa (2010), stavo cercando una soluzione per alcuni fastidiosi problemi che avevo, che stavano gradualmente accentuandosi e che sembravano collegati tra di loro:
- battito cardiaco costantemente accelerato, accompagnato da extrasistoli sempre più frequenti e fastidiose;
- estrema sensibilità al caldo e facilità di sudorazione;
- problemi di digestione notturna, specialmente nel caso di pasti serali un po’ più pesanti;
- gambe spesso gonfie, specialmente durante la stagione estiva, accompagnate da una sempre più marcata presenza di rigonfiamenti venosi.
A tutto questo si aggiungevano altre problematiche che sembravano comunque non collegate e anche meno gestibili:
- miopia, che aveva fatto la sua comparsa nel corso degli ultimi anni e che, da leggera, si stava lentamente accentuando tanto da costringermi ad un uso sempre più frequente degli occhiali, che erano divenuti indispensabili specialmente se dovevo guidare l’auto in orari notturni. In effetti, alla visita per il rinnovo della patente – nel 2008 – il medico mi aveva detto che ero vicinissimo all’obbligo di guida con occhiali da vista;
- presenza di un crescente numero di “corpi mobili” (piccoli puntini neri, filamenti scuri semi-trasparenti), che fluttuavano all’interno del mio campo visivo, con maggiore accentuazione per uno dei 2 occhi; per questo l’oculista mi aveva raccomandato un puntuale monitoraggio, in quanto trattavasi di sintomi tipicamente collegati alla pressione oculare elevata per i quali è normale prevedere un’evoluzione non positiva.
Pur non essendo ancora affetto da conclamate patologie c’erano quindi diversi segnali non positivi e diversi sintomi non piacevoli.
Alla fine del 2009, per puro caso, facendo ricerche su Internet, mi capitò di imbattermi in alcuni riferimenti riguardanti una soluzione che avrebbe potuto avere effetti positivi sulla digestione notturna e su alcuni degli altri problemi sopra elencati.
Il suggerimento era semplice: provare a dormire con un letto inclinato di 5°, rialzato dal lato della testa.
A quei tempi non si trovava molto materiale al riguardo di questa geniale soluzione, ma quello che mi capitò di leggere mi convinse.
Decisi quindi di provare, vista anche la semplicità con la quale la soluzione poteva essere adottata.
In tempi brevi riscontrai in maniera chiara ed evidente le seguenti positive evoluzioni:
- sensibile riduzione della frequenza cardiaca e scomparsa delle fastidiose extrasistoli;
- sostanziale normalizzazione dell’esagerata sensazione di caldo e della facilità di sudorazione;
- netta riduzione dei problemi di digestione notturna, anche nei casi di pasti serali non leggeri, con conseguente ed evidente miglioramento della qualità del sonno.
Si tratta dei miglioramenti che ho ottenuto in maniera più rapida ed evidente e che, ho avuto modo di verificarlo, sono anche i primi che tendono a ridursi se mi trovo costretto a dormire nuovamente su un letto non inclinato per più di pochi giorni.
In tempi un po’ più lunghi, ma comunque abbastanza brevi, mi resi inoltre conto che, anche durante la stagione calda, non soffrivo più di gambe gonfie e che anche la condizione delle mie vene era progressivamente migliorata.
Altri importanti miglioramenti, avvenuti in maniera molto più graduale e con tempi molto più lunghi, hanno riguardato inoltre i problemi che avevo agli occhi, relativi alla miopia e ai sintomi che caratterizzano la pressione oculare elevata.
Attualmente ho recuperato in maniera pressoché totale la mia vista da lontano e, infatti, anche in occasione della visita per il rinnovo della patente (gennaio 2018), la verifica ha dato esito pienamente positivo.
In più anche la quantità e lo spessore dei “corpi mobili “ che fluttuano nel mio campo visivo si sono notevolmente ridotti. L’ultima visita oculistica ha infatti riscontrato una situazione di normalità.
Quest’ultimi miglioramenti sono avvenuti con una progressione talmente lenta e graduale da non essere neppure percettibili e, sinceramente, non li avevo minimamente collegati con il fatto che stavo dormendo da anni su un letto inclinato.
Tale collegamento l’ho fatto solo in tempi recenti quando, avendo trovato il tempo per farlo in maniera compiuta, ho deciso di approfondire meglio il discorso della Terapia del Letto Inclinato e di adoperarmi per diffonderne la conoscenza.
Non esagero, quindi, se dico che questo semplicissimo rimedio mi ha notevolmente migliorato la vita e, con tutta probabilità, ha evitato spiacevoli degenerazioni patologiche.
In questi anni ho reso partecipi di questa semplice ed eccezionale soluzione numerosi amici e parenti e, immancabilmente, sono stati registrati dei benefici che spesso sono stati veramente notevoli.
Dal sito di A.Fletcher - Psoriasi
Tra le numerose testimonianze che Andrew Fletcher mette a disposizione sul suo sito (www.inclinedbedtherapy.com) quella di seguito descritta è senz’altro tra le più interessanti.
Si tratta di una donna (Helen), affetta da psoriasi da diversi anni, con la quale Fletcher, nel giugno del 2007, si mette in contatto e le fa presente che ha già numerose evidenze al riguardo di importanti benefici che possono essere ottenuti da parte di persone affette da psoriasi e anche da artrite psoriasica.
Helen accetta di provare e dal 19 giugno 2007 inizia a dormire sul letto inclinato secondo gli standard previsti dalla IBT.
Prima di iniziare, per poter documentare gli eventuali effetti della terapia, Helen accetta anche di far fotografare le sue braccia, le sue mani e altre parti del corpo pesantemente danneggiate dalla malattia.
A distanza di poco più di un mese Helen riferisce di miglioramenti importanti e fotografa nuovamente le parti del corpo interessate.
Visti i miglioramenti Helen inizia ad uscire indossando anche pantaloni tre quarti, cosa che non faceva da anni.
Nei mesi successivi i miglioramenti proseguono e Helen riesce sempre più a godersi notti di tranquillo riposo senza il fastidioso e spesso doloroso prurito che la metteva fortemente a disagio e le impediva di riposarsi in maniera adeguata.
Come si può vedere dal video di Fletcher (https://inclinedbedtherapy.com/videos/170-psoriasis-the-healing-effects-of-sleeping-on-an-inclined-bed) Helen ha continuato a fornire foto nei mesi successivi, che costituiscono prove chiare ed ineccepibili che la terapia del letto inclinato aiuta la pelle a normalizzarsi.
Fletcher riferisce inoltre che in tutti questi anni, durante i quali ha effettuato ricerche sull’affascinante argomento della circolazione assistita dalla forza di gravità, sul quale si basa la terapia del letto inclinato, sono molti altri i casi di psoriasi nei quali ha potuto constatare direttamente notevoli miglioramenti.
Parla, in particolare, del caso di una signora affetta da artrite psoriasica, un’ex infermiera che ogni mattina si svegliava tormentata dal dolore alle articolazioni e incapace di muovere le mani.
Per rimetterle in movimento doveva tenerle immerse nell’acqua calda anche fino a 2 ore.
Aveva delle ulcerazioni nelle unghie di mani e piedi ed era in condizioni veramente critiche, nonostante avesse meno di 60 anni.
Da quando ha iniziato a dormire su un letto inclinato ha ottenuto miglioramenti radicali fino ad arrivare al punto di avere solo due piccole chiazze circolari sui gomiti come unico segno residuo della malattia.
La testimonianza di una giovane dottoressa Italiana
Il mio nome è Silvia, ho 27 anni e mi sono laureata in Medicina e Chirurgia alla fine del 2019.
Sono la figlia dell’autore del sito internet www.lettoinclinato.it.
Ho iniziato a “dormire inclinata” più di quattro anni fa, quando mi stavo misurando con le difficoltà, le ansie e lo stress di un percorso di studi che avevo scelto, ma che si prospettava come molto lungo e impegnativo.
Quando mio padre mi fece conoscere la Terapia del Letto Inclinato e le numerose testimonianze raccolte da Andrew Fletcher (la persona che ha avuto questa semplice e geniale intuizione) nel suo sito www.inclinedbedtherapy.com, dopo una prima occhiata ero contemporaneamente incuriosita e anche un po’ scettica… come da mia natura!
Dott. Cory Ostroot - Il vostro letto vi sta uccidendo?
https://ndnr.com/cardiopulmonary-medicine/is-your-bed-killing-you/
Le riflessioni e la testimonianza del dott. Cory Ostroot sono sicuramente tra le più interessanti che abbiamo visto.
Nell’articolo linkato sopra, il dott. Cory racconta che quando era piccolo andava spesso a trascorrere il Natale nella casa del nonno materno, che soffriva di gravi problemi cardiaci (infarto, insufficienza cardiaca, triplo bypass, ecc).
Nonostante le rassicurazioni della mamma e le distrazioni rappresentate dai dolcetti e dai festeggiamenti che caratterizzano le festività natalizie, il ricordo dei disagi e dei trattamenti cui veniva sottoposto il nonno, rimanevano nella mente del piccolo Cory che, comunque, non si rendeva conto di quale fossero effettivamente i problemi del nonno.
La piena consapevolezza l’ha acquisita quando, avendo scelto di iscriversi alla facoltà di Medicina, è potuto venire a conoscenza delle modalità di funzionamento del cuore, dell’ampia gamma di farmaci che possono essere utilizzati per curare le varie patologie, degli interventi chirurgici che possono essere effettuati, degli integratori che possono avere un importante effetto benefico sulla circolazione e sul funzionamento del cuore, ecc.
La domanda che però continuava a ricorrere nella sua mente era: perché, vista l’ampia gamma di cure e di possibilità di intervento, suo nonno non aveva potuto trarre benefici? Quale era la vera ragione per la quale suo nonno aveva continuato ad avere ricadute e peggioramenti?
Queste domande lo hanno spinto a ripercorrere ed approfondire quanto appreso, con particolare riferimento al funzionamento del cuore e all’importanza della circolazione del sangue e, per questo, si è imbattuto nella scoperta di Andrew Fletcher.
Nel suo articolo il dott. Cory riepiloga i principi sui quali si basa la terapia del letto inclinato e ribadisce che l’effetto che si ottiene, in maniera del tutto naturale, dormendo su un letto inclinato, riduce lo stress e l’affaticamento del nostro cuore, allevia l’edema associato alla insufficienza cardiaca congestizia, migliora la circolazione, riduce le vene varicose e altre problematiche collegate alla circolazione del sangue.
Fa inoltre presente che l’approccio inverso, che prevede di elevare la parte del corpo (es.: le gambe) che ha subito danni, che presenta infiammazione, dolore, gonfiori, ecc., determina sicuramente un temporaneo sollievo perché viene drenato il fluido in eccesso, ma rappresenta altrettanto sicuramente un ostacolo e non un aiuto per la risoluzione del problema, perché ostacola il ritorno del flusso sanguigno nuovo verso la zona interessata, contribuendo così ad una stasi del sangue e ritardando la guarigione di una eventuale ferita o danno.
Il dott. Cory prosegue dicendo che suo nonno aveva sofferto di numerose patologie cardiache ma che tutto era iniziato con l’ipertensione, una dei più comuni problemi cardiovascolari.
Nella comunità medica convenzionale questo problema, in genere, viene trattato con farmaci che riducono la pressione del sangue senza però agire minimamente sulla causa scatenante.
Dormire su un letto inclinato può, invece, in maniera del tutto naturale migliorare la circolazione e lo stress cui viene sottoposto il nostro cuore.
A tale proposito anche il dott. Cory ricorda gli studi fatti dalla NASA al riguardo dei danni che subiscono le persone che vengono pagate per rimanere per 3 mesi sdraiate in posizione perfettamente orizzontale e chiarisce che, pur non ritenendo la terapia del letto inclinato una panacea, è convinto che possa essere inserita in qualsiasi piano di trattamento, con effetti meravigliosi sulla capacità del nostro corpo di far circolare il sangue.
Il dott. Cory passa quindi a raccontare la sua esperienza personale.
Riferisce di aver inclinato il suo letto circa un anno prima di aver scritto l’articolo cui ci stiamo riferendo e racconta che, con un eccesso di zelo, aveva applicato subito un’inclinazione di quasi 8 pollici (quasi 20 cm.).
Per questo motivo la sua prima notte con il letto inclinato non era stata per niente piacevole ed era stata caratterizzata dalla continua sensazione di scivolamento.
La mattina successiva, quindi, non era molto in forma ed aveva dolori al collo e nella parte bassa della schiena dove aveva delle ernie.
Aveva quindi subito provveduto ad aggiustare l’inclinazione portando il rialzo ai 6 pollici prescritti (poco più di 15 cm.) e, comunque, nei primi 10 giorni aveva registrato mal di testa e un aumento del dolore muscolare, che poi si erano placati.
Anche lui, quindi, consiglia di partire con una inclinazione di 4 pollici (ca. 10 cm.) e di aumentarla progressivamente, in tempi successivi, fino ad arrivare ai 6 pollici previsti dalla terapia del letto inclinato.
Riferisce inoltre di aver notato una maggiore quantità di urina mattutina, che ha ricollegato con un potenziale incremento dell’azione di filtraggio notturno dei reni.
I benefici che ha registrato sono stati: la diminuzione dei dolori articolari e muscolari (compresa la schiena), l’aumento della chiarezza mentale e vigilanza al mattino e una notevole riduzione dei risvegli notturni.
La testimonianza del dott. Cory si avvia a conclusione con una dichiarazione che può essere sicuramente condivisa da tutti coloro che stanno dormendo su un letto inclinato: “ho notato che dormire su un letto piatto adesso per me è molto scomodo e che, già dopo pochi giorni, noto peggioramenti fino dal risveglio. Non tornerò mai a dormire su un letto piatto”.
La testimonianza si conclude con una riflessione: “potrei non essere stato in grado di far diventare il cuore di mio nonno un cuore sano però adesso sono consapevole del fatto che ci sono rimedi naturali di cui il nostro cuore può beneficiare e, uno di questi, è dormire su un letto inclinato”.
South Australia
Tanja: Curare la psoriasi e migliorare la qualità del sonno.
“Ciao brava gente, questo è per condividere un’esperienza che potrebbe giovare ad alcuni di voi.
Sarò breve … Io ho vissuto i sintomi della psoriasi nei miei ultimi 20 anni … improvvisa diffusione in tutto il mio corpo che non è mai scomparsa ed ora ho 40 anni.
Nel corso degli anni ho sperimentato la maggior parte dei “rimedi” noti e sconosciuti, cambiamenti nutrizionali, farmaceutici e di stile di vita.
Di tutti questi era promettente solo una vita da spiaggia ai tropici o la terapia con esteri di acido fumarico.
Per quest’ultimo si sono posti però problemi di costo, difficoltà di reperimento in Australia ed effetti collaterali.
Per farla breve: da maggio di quest’anno, da quando mi sono imbattuta nel sito web di Andrew Fltecher e ho saputo della potenziale correlazione tra psoriasi e IBT – Inclined Bed Therapy, dormo su un letto inclinato di 5 gradi.
Ora – alla fine di ottobre (inverno australiano), quando il problema dovrebbe aggravarsi a causa della mancanza di esposizione al sole, la mia pelle è tornata alla normalità.
5 mesi di graduale scomparsa delle lesioni cutanee.
Inoltre, vorrei far notare che in 15 anni ciò non è mai accaduto prima in maniera spontanea.
Io lo associo al letto inclinato e alla conseguente modifica del flusso linfatico/sanguigno.”
United Kingdom
Jim e Latha: Curare la psoriasi e migliorare la qualità del sonno
“Il sito Web e le informazioni fornite da Andrew hanno avuto un impatto immediato su di me.
Ho avuto esperienze in fisiologia e le sue idee sulla gravità sono nuove, importanti e, come è ovvio, sono una riscoperta di come dovremmo dormire tutti.
In tempi abbastanza recenti gli egiziani c’erano già arrivati ma, senza dubbio, sono stati aiutati da altri poiché la conoscenza e l’esperienza sono cicliche e non lineari come noi occidentali tendiamo a credere.
Purtroppo le idee di Andrew non sono state accolte a braccia aperte poiché stiamo vivendo un’era dominata dalle aziende farmaceutiche, ma nella nostra casa sono state subito molto ben accette.
Quindi, sabato 17 febbraio 2018 è stata la nostra prima notte di sonno inclinato ma – poiché sono un impulsivo – avevo subito alzato il letto di 6 pollici e, alle 3.30 di mattina, mia moglie si è precipitata fuori dalla nostra camera da letto, dichiarando che non poteva dormire in questo modo.
Giustamente castigato, l’ho convinta a riprovare con un rialzo di 3 pollici.
Entrambi abbiamo adorato questa nuova posizione e nel tempo abbiamo progressivamente aumentato l’altezza e raggiunto l’inclinazione di circa 5 gradi.
Adesso dormiamo inclinati anche quando siamo fuori casa e non vorremmo mai fare diversamente.
Al momento io ho 58 anni e mia moglie ne ha 51.
Ho sofferto di lieve psoriasi a placche, principalmente sulle gambe, per circa 8 anni.
Al confronto con altri il mio caso era molto più leggero, ma comunque preferivo tenere le gambe coperte.
Ora sono migliorato al 95% e sono praticamente libero da ogni lesione. Questo è molto piacevole ed è una testimonianza della verità delle idee di Andrew.
Inoltre mi sento sempre ben riposato e ho anche ricevuto alcuni commenti positivi al riguardo della mia postura.
Mi sento in salute e continuerò a dormire inclinato per il resto della mia vita, con l’auspicio di una vecchiaia attiva e priva di indebite preoccupazioni.
Inoltre io adoro parlare agli altri di queste idee e indirizzarli verso il sito IBT (Inclined Bed Therapy), ma ottengo risposte contrastanti.
Ho una bella storia di un amico di famiglia di 89 anni e di sua moglie di cui vedremo gli sviluppi.
Mia moglie ed io abbiamo inclinato personalmente di 4 pollici il loro letto, un divano diviso in due parti, circa 6 settimane fa.
Anche mia moglie sta avendo risultati interessanti. Dopo essersi abituata a questo modo di dormire, ne sta raccogliendo i benefici e sta gradualmente notando dei cambiamenti positivi.
Soffriva di mal di testa circa 2 o 3 volte a settimana e si svegliava per prendere del paracetamolo, che l’aiutava a dormire.
Questi mal di testa sono scomparsi rapidamente e non sono tornati più.
Sta anche iniziando la sua menopausa e, per questo, soffre di vampate di calore, ma ora sono molto lievi e, in generale, sta bene e non ha alcun sintomo rilevante.
Sta anche diventando una nottambula: è più riposata ed ha potuto aggiungere un’ora alle sue attività giornaliere.
Ora viene a letto verso mezzanotte, prima non ce la faceva ad andare oltre le 23.
Quindi, adesso, sette ore e mezza le sono sufficienti e le basta dormire un po’ di più nel fine settimana.
Grazie Andrew per tutto il tuo tempo e il tuo impegno nel corso degli anni, amore da entrambi.”
Sig.ra Rose: finalmente ho trovato qualcosa sulla IBT!
Questo è l’inizio del commento che la signora Rose, una donna inglese che vive in Italia, ha inserito sulla pagina FB del Letto Inclinato.
Questa frase sembra contrastare con il fatto che a scriverla sia stata proprio una persona che conosce molto bene la lingua inglese, quella che caratterizza la quasi totalità delle pubblicazioni che riguardano la IBT (Inclined Bed Therapy – Terapia del letto inclinato).
Se proseguirete nella lettura capirete invece che il ragionamento è del tutto motivato.
Il discorso, infatti, è andato avanti e la signora Rose ha raccontato quanto segue:
“Sono una donna inglese che vive in Italia.
La prima volta che ho sentito parlare della IBT (Inclined Bed Therapy – terapia del letto inclinato) è stata ascoltando un podcast del dottor Mercola nel quale veniva intervistato Andrew Fletcher.
Ho subito pensato, perché non provarla?
Io sono sempre alla ricerca di soluzioni che permettano di migliorare la mia salute a basso costo.
Le prime 2 notti sono state terribili (mal di testa, vomito e altri brutti sintomi, come se avessi preso una forte sbornia) e, a dire il vero, ho messo di nuovo il letto a posto, anche se ero convinta che avrebbe potuto essermi utile.
Mi sono quindi messa in contatto con Andrew Fletcher e mi ha detto che la mia era stata una strana reazione, ma che potevano essere gli effetti di una sorta di disintossicazione.
Quindi, quando ho trovato nuovamente il coraggio di provare, l’ho fatto gradualmente, aumentando l’inclinazione un po’ alla volta.
Ora sono passati più di 2 anni e, insieme ad altri cambiamenti nel mio stile di vita, la mia salute è migliorata enormemente.
Anche la salute di mio marito è molto migliorata e non russa più (con notevoli benefici anche per la mia salute mentale).
Ho cercato di convincere i miei amici italiani, ma ho la reputazione di essere un po ‘”strana”, per questo avevo bisogno di qualcosa di credibile in italiano da suggerire a loro.
Ecco perché sono stata così felice di aver trovato il tuo sito web e la tua pagina FB.
Grazie e sentiti libero di pubblicare quello che ritieni opportuno, di ciò che ti ho scritto.
Mi dispiace che non ho niente di straordinario da dire ma hai tutto il mio supporto.”
La testimonianza della sig.ra Rose è molto interessante perché conferma che, in alcuni casi, l’impatto iniziale della Terapia del letto inclinato può essere traumatico e che, quindi, è opportuno iniziare con una leggera inclinazione e raggiungere quella prescritta con la necessaria gradualità.
L’altro aspetto che caratterizza la testimonianza della sig.ra Rose è rappresentato dal desiderio di diffondere la conoscenza di questa sana, naturale e del tutto gratuita terapia e dalla difficoltà che ha incontrato nel far capire alla gente le sue potenzialità.
Ci fa quindi molto piacere che il nostro lavoro le possa essere utile e ci auguriamo che, nel corso del tempo, avremo la soddisfazione di incontrare un numero sempre più alto di persone che verranno a conoscenza di questa importantissima opportunità.
Australia
Sig.ra Debra: fibromialgia e terapia del letto inclinato.
Questa è un’altra interessante testimonianza che abbiamo trovato sul sito di Andrew Fletcher (https://inclinedbedtherapy.com/most-recent-testimonials), sempre riferita alla fibromialgia.
Riguarda una signora australiana che racconta quanto segue:
“Innanzitutto, devo dire che sono veramente impressionata per tutto il lavoro che Andrew Fletcher fa per promuovere questa straordinaria e gratuita tecnica di riequilibrio salutare.
Grazie Andrew con tutto il cuore.
Un amico ha condiviso tramite Facebook il sito web di Andrew e io ho iniziato diligentemente ad approfondire.
Io ho sofferto di una grave fibromialgia, di affaticamento cronico e di elettroipersensibilità.
Mi ci sono voluti quattro anni per capire che le frequenze wireless mi stavano innescando la fibromialgia, lasciandomi quasi completamente inabile per mesi e mesi.
Tutta la metà superiore del mio corpo è stata costantemente infiammata in tutti i linfonodi, le braccia, il collo e le scapole, per anni.
Dopo essermi isolata dal resto del mondo, sono riuscita a controllare la mia condizione ed a gestire l’esposizione occasionale, ma l’infiammazione cronica è rimasta
Sono stata un’avida ricercatrice, convinta che stavo per trovare una cura per i miei problemi e, quindi, quando mi sono imbattuta nel messaggio di Andrew – che stava dando queste informazioni gratuitamente – sono sobbalzata.
Ho subito alzato il letto di 3 pollici per alcuni giorni sia a casa mia che presso i miei parenti.
Poi, qualche giorno dopo, ho alzato il letto a casa di altri 3 pollici.
Sono andata dai miei parenti e ho dormito sul letto che era stato sollevato solo 3 pollici e la mattina dopo mi sono sentita come se fossi stata investita da un camion.
Ho quindi sollevato il letto a 6 pollici e l’ho mantenuto diligentemente per circa 7 settimane.
La mia energia è aumentata, ho iniziato a dormire tutta la notte e non ho più avuto bisogno di alzarmi per andare in bagno. A questo punto è successo qualcosa di straordinario.
Quasi tutta l’infiammazione nella metà superiore del mio corpo è scesa.
È scesa anche, in senso letterale, nella metà inferiore del mio corpo: ho avuto una riacutizzazione di fibromilagia nello stomaco, nella parte bassa della schiena e nelle gambe e mi ci sono volute 2 settimane per riconoscere cosa fosse, perché non ero abituata a soffrirne in quelle zone.
Ci sono volute 3 settimane per riprendermi e ho aggiunto anche un farmaco cinese che riduce l’infiammazione.
L’infiammazione ora è diminuita in tutto il mio corpo e sono convinta che ciò sia accaduto a causa della terapia con la radice di Thunder God Vine e la terapia del letto inclinato.
Anche la mia reazione fisica alle frequenze elettromagnetiche è cambiata.
Prima, se fossi stata fuori e qualcuno avesse iniziato a usare un telefono vicino a me, avrei dovuto spostarmi di circa 50 metri per smettere di sentirne gli effetti.
Ora è sufficiente che mi sposti di 7 metri.
Prima, quando l’influenza dei telefoni mi colpiva, l’infiammazione rimaneva per mesi e ci volevano ore di massaggi dolorosi per riprendermi.
Ora ci vogliono solo poche ore per ridurre l’infiammazione, per giunta senza i massaggi dolorosi.
Non posso quantificare quanto grande sia stato questo miglioramento.
Prima di rialzare il mio letto mi era stata anche diagnosticata una grave infezione da H.Pylori.
Era evidente che l’infezione era lì da circa 50 anni.
Dopo averlo trattato, ho sofferto anche di gastrite grave e ho sviluppato ulcere gastriche.
L’H.Pylori era riuscito a compromettere la maggior parte delle vie di detossificazione del fegato e la mia tiroide.
Anche se ero riuscita a revertire la tiroidite di Hashimoto in modo naturale, la mia tiroide era così infiammata sul lato sinistro, che avrei fatto di nuovo l’ecografia poiché avevo la sensazione che ci fossero dei noduli.
Questo è stato il momento in cui ho alzato il letto e tutta l’infiammazione è scomparsa nella parte superiore del corpo: ciò ha incluso anche il lato sinistro della mia tiroide ed ora non ho più alcun gonfiore.
In effetti, penso che alzare il letto mi abbia aiutato a ripristinare la mia tiroide e le vie di detossificazione del fegato, poiché entrambi sembrano funzionare meglio di quanto non abbiano fatto negli anni passati.
Non potrò mai raccomandare abbastanza la terapia del letto inclinato e ho appena nominato Andrew per il premio Ted talk.
Credo che se Andrew potesse vincere i soldi, potrebbe trasmettere questo messaggio a così tante altre persone in tutto il mondo.
Pregherò che lo faccia.
Regno Unito
Sig.ra Tina: fibromialgia e terapia del letto inclinato.
La seguente testimonianza, che abbiamo trovato sul sito di Andrew Fletcher (https://inclinedbedtherapy.com/most-recent-testimonials), ci sembra che meriti di essere evidenziata.
Riguarda una signora inglese che racconta quanto segue:
“ho avuto la fibromialgia per 7 anni.
Fino dalla prima adolescenza, ho avuto problemi di sonno.
Ho sempre avuto problemi per addormentarmi e non ho mai dormito bene, con numerose interruzioni del sonno durante la notte.
Mio marito (Andy) conduce un programma radiofonico e gli è stato parlato di Andrew e della IBT (Terapia del letto inclinato).
Siamo rimasti entrambi incuriositi e Andy ha deciso di invitare Andrew nel suo show.
Ho ascoltato con attenzione ogni sua parola e ho trovato estremamente interessante e convincente l’intero argomento trattato, non vedevo l’ora di provare la IBT (Terapia del letto inclinato).
Per iniziare abbiamo rialzato la testata del nostro letto di 3 pollici e abbiamo avuto ambedue la sensazione di un aumento di energia, una cosa importante per me in quanto non ho mai avuto molta energia.
Il mio sonno non profondo e frammentato mi aveva sempre fatta sentire stanca per tutto il giorno.
Inoltre, uno dei sintomi principali della fibromialgia sono stati i periodi di estrema stanchezza, che mi hanno reso difficile anche alzarmi dal letto.
Dopo circa una settimana con la testata del letto rialzata di 3 pollici siamo passati a 6 pollici.
Abbiamo notato un ulteriore incremento di energia, ma niente di più per circa 3/4 settimane.
Uno dei peggiori sintomi che la fibromialgia mi ha sempre dato è il costante dolore alle braccia e la mancanza di mobilità delle stesse.
Per 7 anni non sono stata in grado di alzare le braccia al di sopra della vita o di metterle dietro la schiena.
Andy ha dovuto sempre aiutarmi per vestirmi, per sistemarmi i capelli, ecc. .
Non essere in grado di vestirmi, di badare a me stessa e di fare cose quotidiane normali ha avuto un effetto terribile sul mio stato mentale.
Ho sofferto di depressione dall’età di 13 anni e, il fatto di essere in questo stato, l’ha aggravata ulteriormente.
Il mio medico aveva detto che mi ci sarei abituata, ma non è stato così.
3/4 settimane dopo aver alzato il letto di 6 pollici siamo andati via per il fine settimana.
Dovevamo vedere degli amici e, quindi, sono tornata in albergo per prendere alcune cose mentre Andy li incontrava.
Avevo un prurito sul retro del collo e, istintivamente, ho alzato il braccio per grattarmi.
Quando mi sono resa conto che avevo alzato il braccio per grattarmi il collo ho guardato il mio gomito sollevato come se fosse un oggetto estraneo!
Non l’avevo visto in quella posizione per 7 anni.
Poi ho alzato le braccia fino ai miei capelli legati dietro alla testa e mi sono resa conto che potevo farlo in autonomia.
Poi ho messo le mie braccia attorno alla mia schiena e ho raggiunto il cinturino del mio reggiseno, qualcosa che non potevo fare prima.
Il fatto mi ha entusiasmato perché prima non riuscivo neppure a infilarlo il reggiseno.
Mi ha preso l’euforia e ho iniziato a ridere come una pazza!
Non potevo credere a quello che avevo fatto.
Poi mi sono vestita, ho sistemato i miei capelli e ho raggiunto lo scaffale più alto del guardaroba (gli scaffali più alti prima erano impossibili da raggiungere per me).
Ero davvero stupita pensando a quello che potevo fare dopo appena un mese di IBT (Terapia del letto inclinato).
Come risultato della mia maggiore mobilità e autonomia ho avuto anche il miglioramento della mia depressione.
Andy è sempre stato fantastico nell’aiutarmi in tutto ciò di cui avevo bisogno, ma ho sempre odiato dover continuamente chiedere aiuto.
Mi sentivo così inutile.
Anche i miei problemi di sonno sono migliorati.
Ora mi addormento molto più facilmente e più velocemente e riesco a dormire per gran parte della notte.
Ho dovuto prendere farmaci antidepressivi molto forti per anni.
Ne prendevo 4 tavolette al giorno.
Da quando dormo sul letto inclinato ed ho ottenuto così buoni risultati per la mobilità e il sonno, sono riuscita a ridurre la dose a 1 compressa al giorno ed è anche scomparsa la “nebbia” che, ogni giorno, era lì nella mia testa.
La Terapia del letto inclinato ha seriamente cambiato la mia vita.
Sono così grata ad Andrew per aver messo a disposizione del mondo la sua meravigliosa scoperta.
Ne parlo agli altri e loro mi guardano come se fossi pazza.
Dico sempre queste 3 cose alla gente, sul perché ho deciso di provare la Terapia del letto inclinato:
1 – Andrew non sta vendendo la sua idea a nessuno e non sta cercando di ricavarne dei soldi, sta solo fornendo indicazioni che possono aiutare la gente;
2 – Inclinare il letto non costa niente o pochissimo. La maggior parte delle persone ha già in casa qualcosa che può utilizzare a questo scopo (legno, libri, ecc.). Non occorre sostenere spese significative per provare;
3- La cosa principale che mi ha fatto desiderare di provare la IBT (Terapia del letto inclinato) è rappresentata dal fatto che non prevede l’assunzione di alcun farmaco. Ormai da anni i miei dottori mi aiutano soltanto facendomi prendere farmaci nuovi o aumentando le dosi di quelli che già prendo, cosa che avrei preferito evitare.
Se stai leggendo questo e stai pensando di alzare il letto, per favore provalo.
Non è difficile o costoso e non hai nulla da perdere.
Se non funziona per te, fermati, ma potresti essere sorpreso dai benefici che ottieni.
Non aspettarti una cura completa in una sola notte, preparati a concedergli il tempo necessario.
Ho ancora alcuni problemi di salute che potrebbero andare meglio nel corso del tempo con la IBT (Terapia del letto inclinato) oppure no.
In questo momento sono così felice perchè un paio dei problemi più importanti che avevo sono nettamente migliorati.
Se non migliorano altre cose, sarò comunque per sempre grata ad Andrew perché le cose che sono andate meglio hanno cambiato la mia visione della vita.
Una vittoria è una vittoria .
E, in un mondo in cui i problemi di salute affliggono una grande quantità di persone, questo è abbastanza per me.
Grazie Andrew per tutto ciò che fai.