COME RIALZARE IL LETTO

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Se volete provare ad ottenere i benefici che si possono avere dormendo su un letto opportunamente inclinato, vi dico subito che è molto semplice.
Dipende ovviamente dal tipo di letto che state utilizzando.
Io, comunque, sono riuscito, senza tanti problemi, ad applicare il rialzo a diverse tipologie di letti, così come lo hanno fatto, senza alcun problema, i numerosi amici e parenti che hanno proficuamente seguito il mio suggerimento.
Nel caso di letto dotato di rete normale si devono predisporre ed applicare tanti rialzi quante sono le gambe della testata della rete stessa.
I rialzi si possono acquistare on-line, di diverse misure, basta ricercare, ad esempio,  “rialzi per letto”.

Io, come potete vedere dalla foto, per il primo letto che ho rialzato circa 8 anni fa, ho utilizzato dei supporti di plastica con l’aggiunta di 2 strati di materiale leggero e resistente (polistirene) che si può trovare molto facilmente, costa pochissimo e si può tagliare/modellare con un semplice trincetto.
L’altezza totale del rialzo che vedete in foto è di circa 16 cm, come prescritto dal sig. Andrew K Fletcher.

Non di rado capita che le persone rimangano impressionate dalla pendenza che il letto assume applicando il rialzo prescritto e che pensino che non sia possibile dormire con tale inclinazione.
Il problema, in genere, non si pone, specialmente se si sta utilizzando un materasso abbastanza morbido.
Si consiglia comunque, specialmente alle persone anziane, di procedere con la necessaria gradualità, iniziando con un rialzo massimo di 10-12 cm.
Quando ho iniziato la mia esperienza di letto inclinato anche io sono partito da ca. 10 cm. (anche perché i supporti in plastica che vedete nella foto, e che avevo trovato in prima battuta, erano di tali dimensioni).

In seguito, ho aggiunto 2 strati di ca. 3 cm., del materiale di cui vi ho già parlato.
I benefici li ho percepiti molto chiaramente, dopo breve tempo, anche con i 10 cm. iniziali.

Una volta messo a regime il rialzo ottimale, si sono poi ulteriormente accentuati e stabilizzati.
Questo è il mio letto visto in orizzontale.

Nota bene

Capita spesso di sentire persone che dormono con il letto rialzato solo nella parte superiore del corpo e che ritengono che si ottengano gli stessi risultati e benefici.

Tenete ben presente che, invece, dormendo in un letto rialzato soltanto nella parte superiore del corpo, non si ottengono gli stessi benefici che si possono ottenere con un letto che presenta un’inclinazione uniforme di 5 gradi.

Fletcher sostiene infatti che l’allineamento è importante per ottimizzare la circolazione in tutto il corpo.

Oltre a questo, con un letto piegato a metà si è vincolati a riposare in posizione supina/seduta e, se si cerca di dormire su un fianco, si sollecitano le articolazioni dell’anca in maniera contraria rispetto alla loro rotazione naturale.

Suggerimenti per evitare un eventuale scivolamento

In genere dormire su un letto inclinato di 5 gradi non crea alcun disagio e, anzi, trasmette subito una buona sensazione.
Comunque, specialmente se il materasso è un po’ rigido, la pendenza del letto può provocare, durante il riposo, un po’ di scivolamento verso il fondo del letto.
In questi casi il problema può essere limitato utilizzando una trapunta o una coperta morbida tra il materasso e il lenzuolo inferiore.

Oltre a questo, se la rete del letto non è dotata di un bordo contenitivo, l’inclinazione – in combinazione con un materasso un po’ rigido – può portare allo scivolamento del materasso verso il fondo del letto.

In questi casi il problema può essere superato mettendo un tessuto antiscivolo, come quelli che si mettono sotto gli zerbini, tra la rete e il materasso.

ALCUNI ESEMPI CONCRETI

Pochi giorni fa ho predisposto i rialzi per i letti delle camere della casa al mare, che abbiamo recentemente acquistato.
Come ho già fatto altre volte, ho utilizzato il polistirene, un tipo di polistirolo compatto per la cui lavorazione è sufficiente usare un normale trincetto, basta che abbia le lame ben affilate.

Ho utilizzato pannelli da 3 e 5 cm di spessore e, come si può vedere da questa foto, ho tagliato i pezzi necessari per produrre i rialzi delle dimensioni che mi occorrevano.

I pezzi così ottenuti li ho uniti con della colla per polistirolo e fasciati con del nastro adesivo.
In totale ho prodotto 4 rialzi, da 18 cm (3 strati da 5 e uno da 3 cm), che mi occorrevano per le 4 gambe della testata del letto matrimoniale.

Con la stessa tecnica e modalità ho prodotto il rialzo di 15 cm (3 strati da 5 cm) relativo al letto singolo che abbiamo nella camerina.

In questo caso però, come si può vedere dalla foto, siccome il letto ha una struttura diversa, e non ha le classiche gambe, ho predisposto un rialzo costituito da strati più ampi di materiale.

Il sistema è comunque lo stesso e la versatilità del materiale utilizzato consente di adottare agevolmente soluzioni che si possono adattare alle diverse tipologie di letto.

Occorre comunque tenere presente che questo materiale, da solo, può essere utilizzato quando la parte finale delle gambe del letto non è stretta o appuntita. In questo caso, infatti, con il peso del letto, le gambe penetreranno sicuramente nel poliestirene e romperanno i rialzi.

Il problema può essere agevolmente superato fissando sopra gli strati di poliestirene uno strato di compensato o di altro materiale resistente. In alcuni casi, per fare prima, io ho incollato sopra l’ultimo strato di ciascun rialzo un tappo di metallo di quelli che vengono utilizzati per chiudere i barattoli di vetro.

Molto spesso i rialzi che vengono applicati alla testata della rete del letto non sono visibili perchè risultano coperti dai comodini o dalla struttura del letto e, quindi, non ha una grande importanza l’aspetto estetico degli stessi.

Nel caso in cui, invece, i rialzi siano visibili e si voglia curare l’aspetto estetico si possono predisporre nella forma (rotondi, triangolari, rettangolari, quadrati, …) che si ritiene più adatta e rivestirli con il nastro adesivo del colore che si desidera.

Rimane comunque il fatto che devono rappresentare un’adeguata base di appoggio, tenendo conto del peso del letto e delle persone che lo utilizzano, e non possono quindi essere troppo snelli.

Comunque, come si può vedere dalla foto, l’inclinazione che si ottiene utilizzando rialzi di 15-18 cm su letti standard è marcata e, come già detto, all’inizio qualcuno rimane un po’ impressionato dalla pendenza che viene assunta.

Per questo, ai nuovi utilizzatori dico sempre che è opportuno iniziare con 10-12 cm – per poter apprezzare i primi benefici – e di passare dopo una trentina di giorni ai 15-18 cm che garantiscono la massima efficacia.

ALTRI ESEMPI

A conferma del fatto che le soluzioni possono essere le più svariate e tali da adattarsi alle esigenze di ciascuno, riporto altri 2 esempi.
Il primo è un esempio che si caratterizza per la sua semplicità ed essenzialità.

E’ la foto del rialzo che mia figlia ha applicato al letto che ha utilizzato per 9 mesi, in Spagna, dove ha frequentato il 5° anno di Medicina (in Erasmus), a cavallo tra il 2017 e il 2018.
La soluzione l’ha trovata in tempi rapidi in una mesticheria dove – spendendo pochissimo – ha preso dei foratini e, con questi, ha realizzato i rialzi che le servivano.

Una soluzione un po’ più laboriosa, ma anche più elegante, può essere invece rappresentata da rialzi in legno realizzati o fatti realizzare appositamente.

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AVVERTENZE

Al momento non ci risulta che siano stati effettuati studi e sperimentazioni approfondite riguardo gli effetti curativi della terapia del letto inclinato e, comunque, non sembrano esserci controindicazioni.

Pertanto, se decidete di utilizzare il letto inclinato, non interrompete alcun trattamento o cura medica eventualmente in corso, monitorate le vostre condizioni e confrontatevi con il vostro medico per verificare se il trattamento che vi è stato prescritto deve essere variato a seguito degli effetti che possono derivare dall’utilizzo della IBT. È inoltre opportuno non apportare alcun altro cambiamento al proprio stile di vita (stesso cibo, stesse abitudini, stesse attività, …) per capire meglio se l’IBT determina qualche significativo beneficio alle vostre condizioni.

Iniziare ad utilizzare la IBT e cambiare in contemporanea altre abitudini rende difficile stabilire causa ed effetto di eventuali variazioni del vostro stato di salute.

Fletcher fa inoltre presente che, nelle prime 2 settimane di utilizzo del letto inclinato, si possono avvertire risentimenti muscolari e rigidità del collo e che occorre bere più acqua per evitare la disidratazione. Con la terapia del letto inclinato aumenta infatti la traspirazione e l’espulsione di acqua tramite le urine. Le urine diventano più concentrate e viene eliminata una maggiore quantità di scorie.

Si consiglia infine di iniziare con un rialzo di 10-12 cm – per poter apprezzare i primi benefici – e di passare almeno dopo una trentina di giorni ai 15-18 cm che garantiscono la massima efficacia.

Inizia una  nuova vita!

Inclina il tuo letto.

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