LA TESTIMONIANZA DI CLAUDIA

Mi chiamo Claudia, ho 60 anni e sono una ex collega di Roberto (l’autore di questo sito internet) e di sua moglie, Elisabetta (loro adesso sono in pensione).
Durante una visita a casa loro, nell’estate del 2019, i miei amici mi parlarono della loro esperienza del dormire su un letto inclinato e mi descrissero i benefici sperimentati con questo nuovo modo di riposare.
Immediatamente mi tornò  alla m
ente il consiglio ricevuto dal mio gastroenterologo, molti anni fa, in seguito ad una gastroscopia con cui mi fu diagnosticato l’Esofago di Barrett.
Confesso che a quel tempo non ebbi molta voglia di continuare con la soluzione di  inserire dei cuscini sotto il materasso, che mi aveva suggerito per poter dormire un po’ più  sollevata ed evitare quei terribili risvegli notturni con i dolori lancinanti al petto quasi da potersi confondere con i sintomi di Angina pectoris.
Non riuscii ad abituarmi, dormivo male e così  rinunciai.
Un consiglio simile mi fu dato successivamente anche dal mio otorino durante una visita in  cui lamentavo difficoltà di respirazione durante la notte.
Praticamente durante il sonno smettevo di respirare e mi svegliavo con il naso tappato senza però  soffrire né  di allergie né  di raffreddore o quant’altro.

Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!

 

Lo specialista mi disse che sicuramente il mio problema derivava dal fatto che i turbinati del naso si riempivano di sangue impedendomi una normale respirazione, questo presumibilmente a causa del setto nasale deviato per un incidente stradale di molti anni fa.
Anche lui quindi mi propose la stessa soluzione che però io ho sempre disatteso fino a quando, come detto prima,  le argomentazioni di Roberto ed Elisabetta mi hanno davvero incuriosito e incoraggiato.
Così mi sono fatta fare delle strutture in legno da poter inserire sotto le gambe della testata del letto in modo graduale, aggiungendo 2,5 cm per settimana fino ad arrivare a 15 cm (5 gradi di inclinazione) in 6 settimane, senza così  nemmeno accorgermi della differenza di modalità di riposo.
Adesso sono quasi 2 anni che io e mio marito dormiamo su un letto inclinato.
Io no ho più risvegli con i tremendi dolori al petto, ho tolto dal comodino la Rinazina che prima era indispensabile per poter ricominciare a respirare e, miracolo dei miracoli……. mio marito non russa più!
Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per questa geniale idea i cui benefici, anch’io,  per quanto posso,  ho contribuito a diffondere.

Claudia

Rimani aggiornato sulle ultime news sulla I.B.T. iscriviti alla nostra newsletter.