Come si può vedere da questo articolo https://iapb.it/glaucoma/?gclid=CjwKCAiAhKycBhAQEiwAgf19elbqpvQHnuXnWQw5t0SdvMPFm18bZyE0szD7MLGAhLaqukBb5J-5QhoC-dMQAvD_BwE , Il glaucoma è una malattia oculare correlata generalmente a una pressione dell’occhio troppo elevata.
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Secondo l’OMS ne sono affette circa 55 milioni di persone nel mondo.
Nello stesso articolo si legge anche che:
- Si tratta della seconda causa di cecità a livello planetario dopo la cataratta, ma è la prima a carattere irreversibile e che in Italia si stima che colpisca circa un milione di persone ma la metà di esse non ne sarebbero a conoscenza perché non effettuano visite oculistiche periodiche complete (con controllo del fondo oculare, del tono ovvero della pressione oculare e del campo visivo);
- In condizioni normali all’interno dell’occhio è presente un liquido (umore acqueo) che viene continuamente prodotto e riassorbito. Pertanto, l’occhio si può paragonare a un piccolo serbatoio con un rubinetto e una via di deflusso sempre aperti. Se quest’ultima è però ostruita si avrà un aumento di pressione all’interno del serbatoio ovvero una maggiore pressione intraoculare. Se la pressione è troppo elevata a lungo andare il bulbo oculare si danneggia a livello della testa del nervo ottico (ossia la papilla ottica che si trova nella zona centrale della retina).
Quindi, se nel nostro occhio il sistema di drenaggio non funziona bene e l’umore acqueo si accumula in modo eccessivo rispetto al necessario, si provoca un aumento della pressione oculare, andando così a danneggiare le fibre nervose che compongono il nervo ottico.
Oltre a quanto sopra è noto anche che:
- i valori della pressione oculare sono, in genere, più alti al mattino (in particolare subito dopo il risveglio) e tendono a diminuire nel corso della giornata;
- la pressione oculare può essere influenzata anche dalla frequenza cardiaca e respiratoria nonchè dagli stati di stress e di agitazione.
Per contro, dalla copiosa documentazione, dalle testimonianze e dalle evidenze che abbiamo raccolto ci sembra che emerga in maniera chiara che, se dormiamo su un letto leggermente inclinato, il nostro organismo continua ad usufruire, anche durante il riposo notturno (che assorbe circa un terzo del nostro tempo), dei benefici effetti della forza di gravità e quindi:
- la pressione intracranica ed oculare non registrano gli aumenti che si verificano quando si dorme su una superficie piatta;
- La qualità e profondità del sonno registrano miglioramenti sostanziali grazie al buon funzionamento dell’attività di depurazione cerebrale notturna, al miglioramento della digestione, ecc., e ciò ha un effetto molto positivo sulla eccessiva frequenza cardiaca, respiratoria e sugli stati di stress e di agitazione.
Riteniamo quindi del tutto fondata l’ipotesi che la Terapia del Letto Inclinato (Inclined Bed Therapy) possa avere un effetto molto positivo sia nella prevenzione che nella cura della pressione oculare elevata e, di conseguenza, anche nella prevenzione e cura del glaucoma.
Come abbiamo già avuto occasione di evidenziare (https://lettoinclinato.it/dormire-inclinati-migliora-la-pressione-oculare-elevata/) queste argomentazioni, oltre ad essere concrete e convincenti, sono supportate anche da riscontri oggettivi.
Non mancano infatti le testimonianze di persone che, in coincidenza con la pratica del “sonno inclinato”, hanno riscontrato effetti molto positivi, se non risolutivi, al riguardo di problematiche collegate con la pressione oculare o con altri disturbi visivi.
Visto che la soluzione da noi proposta è molto semplice ed è praticabile senza alcun costo ci piacerebbe molto coinvolgere un numero significativo di persone per avere ulteriori riscontri e per raccogliere elementi che potrebbero essere utili anche per stimolare la ricerca medico-scientifica ufficiale.